LA
MANUTENZIONE DELLE ATTREZZATURE ELETTROMEDICALI
(un processo da razionalizzare e governare)
Stefano
Morgagni*
Gianluca Smeraldi*
Franco Longhi**
* Partners di
Studio GM di Cesena - consulenze e sistemi per il controllo della
qualità
** Azienda USL Città di Bologna
Pubblicato
su De Sanitate n. 3, Settembre/Ottobre 1998
Riassunto
La qualità del servizio fornita da una struttura sanitaria
verso l'utente è imprescindibile dal garantire la disponibilità
all'uso delle apparecchiature elettromedicali necessarie per fornire
la prestazione sanitaria.
Pianificare la manutenzione delle attrezzature e gestire gli eventi
programmati e straordinari richiesti è la base per mantenere
in buono stato le stesse.
Verificare l'andamento delle attività e analizzare le informazioni
da esse generate, rappresenta la base su cui operare per fare evolvere
la pianificazione sia in termini di efficacia (maggiore disponibilità
all'uso) sia in termini di efficienza (minori costi di manutenzione)
I volumi di attività e la mole di informazioni da governare
è tale per cui diventa sempre più necessario il supporto
di un sistema informatico a sostegno delle attività e dei processi
decisionali.
1. Introduzione
La qualità del servizio erogato dalle strutture sanitarie,
oltre che da una serie di fattori legati alla competenza ed all'organizzazione,
dipende dalla disponibilità delle attrezzature e tecnologie
necessarie per svolgere il servizio. L'attenzione al buon funzionamento
ed alla disponibilità delle apparecchiature elettromedicali
è importante sia ai fini economici della gestione, sia per
poter garantire continuità del proprio servizio agli utenti
della struttura sanitaria. A tale scopo diventa imprescindibile gestire
attraverso processi controllati la manutenzione ordinaria e programmata
delle attrezzature ed il loro ripristino a fronte di mal funzionamenti
Il processo di gestione dell'assistenza tecnica, grazie alle recenti
normative introdotte in materia di riorganizzazione delle strutture
sanitarie, ha subito un'evoluzione da processo che si fonda sull'autonomia
delle scelte da parte del responsabile di reparto ad un processo che
coinvolge una struttura che centralizza il controllo e la pianificazione
dell'assistenza e della manutenzione delle apparecchiature.
Obiettivo di questo contributo è quello di proporre un'ulteriore
evoluzione del processo verso la gestione centralizzata dell'assistenza
e della manutenzione che si avvalga del supporto di sistemi informativi.
La filosofia di fondo è quella del miglioramento dell'efficacia,
efficienza e rapidità della gestione delle informazioni inerenti
all'assistenza tecnica ed alla manutenzione delle apparecchiature
elettromedicali all'interno di un modello organizzativo che garantisca
la qualità del servizio della struttura sanitaria verso l'utente.
2.
Processo tipico
La gestione della manutenzione delle apparecchiature elettromedicali
tipicamente si fonda su un processo che coinvolge due figure fondamentali
(figura 1): il reparto o la struttura ospedaliera che lamenta il problema
da una parte e il fornitore dell'assistenza tecnica dall'altra. A
fronte di un problema tecnico, il reparto chiama direttamente la struttura
di assistenza, la quale interviene per la risoluzione del problema.
Il referente diretto del fornitore di assistenza è il delegato
della struttura ospedaliera che ha richiesto il suo intervento, con
il quale concorda tempi e modalità dell'intervento stesso.
L'ufficio della struttura sanitaria preposto al pagamento interviene
nel momento in cui si conclude l'assistenza da parte del fornitore
con la risoluzione del problema.
Si tratta di un processo fondato sulla gestione autonoma della manutenzione
delle apparecchiature elettromedicali da parte dei responsabili dei
diversi reparti e settori della struttura ospedaliera e molto spesso
questa autonomia si spinge addirittura a chiamare il tecnico di manutenzione
direttamente al suo numero personale.
2.1.
Criticità
Il processo tipico non è esente da criticità conseguenti
alla mancanza di coinvolgimento delle strutture preposte al controllo
degli aspetti organizzativi ed economici della struttura ospedaliera.
Le criticità del processo tipico si possono schematizzare come
segue:
1. Non
esiste un controllo sistematico dell'efficienza, intesa come rapidità
nell'intervento, e dell'efficacia, intesa come risoluzione del problema,
del fornitore della manutenzione;
2. ogni intervento di manutenzione è fine a se stesso.
Non esiste, infatti una visione complessiva degli interventi a carico
di quel fornitore, come, per esempio, richieste di intervento in diversi
reparti della struttura sanitaria. Di conseguenza risulta difficile
prendere iniziative di natura economica e strategica nell'ambito della
gestione dell'assistenza tecnica delle apparecchiature elettromedicali,
come contratti di manutenzione di natura variabile secondo le condizioni
e le situazioni o altre atte iniziative atte a diminuire l'incidenza
economica delle attività del fornitore di assistenza o almeno
la sua presenza ed efficacia quando necessaria;
3. dato che la struttura che si occupa degli aspetti economici
interviene solo nel momento in cui il processo della gestione dell'assistenza
si è concluso, la raccolta delle informazioni riguardo agli
aspetti tecnici ed economici degli interventi può avvenire
solo a consuntivo. Di conseguenza l'analisi delle informazioni storiche
sugli interventi tecnici subiti dalle diverse apparecchiature e la
pianificazione della manutenzione risulta estremamente difficoltosa
e dispendiosa in termini di impiego di tempo, tanto da essere impossibile
da realizzare nella maggior parte dei casi.
La caratterizzazione
del processo di gestione della manutenzione come fondato sulla gestione
autonoma dell'assistenza tecnica, insieme alle criticità dello
stesso, lo rendono un processo non controllato. In altre parole il
processo non controlla la gestione dell'assistenza tecnica nel senso
che i risultati non sono misurabili se non in tempi poco significativi.
Il processo richiede, quindi, una riflessione per una sua riformulazione
in termini tali per cui siano eliminate le criticità evidenziate.
3.
Riprogettazione del processo.
Le recenti direttive ministeriali in merito richiedono specificatamente
che non sia data al caso la gestione della manutenzione delle apparecchiature
e la disponibilità di personale preposto. Viene introdotta
una struttura, denominata Ingegneria Clinica, che interviene in modo
attivo nel processo di gestione dell'assistenza e della manutenzione
delle apparecchiature elettromedicali (figura 2). l'intero processo
viene riformulato in un'ottica tipicamente aziendale. La filosofia
di tale riformulazione si fonda sull'attenzione riguardo al tipo,
al metodo ed all'economia dell'intero sistema della manutenzione e
dell'assistenza delle apparecchiature elettromedicali. Su tale filosofia
si devono basare le politiche e le scelte della struttura sanitaria
in materia di assistenza tecnica; per esempio il fornitore deve essere
scelto rispetto alla qualità del servizio da lui fornito, mentre
la scelta delle apparecchiature deve essere effettuata fra quelle
che, a parità di prestazione, necessitano di un minor numero
di interventi di manutenzione o di assistenza tecnica.
Il processo tipico, descritto nella sezione precedente, viene riformulato
in modo tale da controllare tutte le fasi della manutenzione individuando
nella struttura di Ingegneria Clinica il punto di riferimento fondamentale.
In altre parole la struttura di Ingegneria Clinica accentra su di
sé le richieste di assistenza sulle apparecchiature elettromedicali
che pervengono dai delegati dei diversi reparti e strutture preposti
alla segnalazione delle stesse. Tutti gli aspetti fondamentali del
processo, quali la scelta del fornitore, la valutazione degli aspetti
economici e le statistiche sulla qualità fornita dal fornitore
di assistenza, vengono gestiti in modo centralizzato.
3.1. Risoluzione delle criticità del
processo tipico
La conseguenza dell'applicazione del modello riformulato è
quella di ovviare alle criticità evidenziate nel processo tipico
in quanto la struttura dell'ingegneria clinica, attraverso la gestione
centralizzata, può:
1. misurare
l'efficienza e l'efficacia del fornitore attraverso il controllo dei
suoi tempi di risposta e della sua capacità di risolvere effettivamente
il problema tecnico attraverso la misurazione dei tempi e delle modalità
dell'intervento;
2. avere una visione complessiva degli interventi di manutenzione
di tutti i reparti in modo tale da poter prendere delle decisioni
sulla scelta del fornitore e sull'economia del prodotto. Per esempio
si possono evidenziare troppi interventi tecnici richiesti da un determinato
prodotto e la valutazione più conveniente in termini economici
sarebbe quella inerente alla sostituzione dell'apparecchiatura stessa;
3. pianificare la manutenzione sia in termini operativi che
economici attraverso l'analisi statistica dello storico dell'assistenza
tecnica richiesta dalla struttura e dei costi complessivi della manutenzione
delle apparecchiature.
La struttura di
Ingegneria clinica trasforma il processo di gestione della manutenzione
e dell'assistenza tecnica da processo non controllato a processo controllato,
in quanto assolve alcuni compiti che diventano tipici del suo modo
di operare:
sceglie il fornitore
corretto, sulla base delle sue caratteristiche di efficienza, di capacità
di gestire quantità di interventi, di capacità di risoluzione
degli stessi e valuta la componente economica;
tiene in evidenza gli accordi contrattuali stipulati col fornitore
in modo tale che gli stessi entrino in gioco durante le fasi della
gestione della manutenzione e non solo ad intervento concluso;
prende decisioni riguardo a mantenere o sostituire un'apparecchiatura
che passa più tempo in laboratorio di riparazione piuttosto
che a svolgere la sua funzione all'interno della struttura sanitaria;
pianifica l'assistenza sulla base dei budget definiti e suggerisce
pianificazioni economiche sulla base delle informazioni oggettive
sull'assistenza tecnica complessiva alle apparecchiature elettromedicali.
3.2. Criticità del processo riformulato
Un processo che centralizza la gestione dell'assistenza tecnica se
da un lato elimina le criticità del processo tipico, dall'altro
mette in luce una serie di difficoltà operative che si manifestano
come criticità nel momento il cui congestionano o paralizzano
l'intero processo. Ci riferiamo al fatto che convogliare tutte le
richieste di manutenzione provenienti dai reparti in una unica struttura
può portare ad un sovraccarico della stessa con conseguente
significativo rallentamento dell'intero processo. Di conseguenza,
oltre che avere una ripercussione negativa sull'intero processo, la
struttura centrale può non avere il tempo per svolgere gli
altri compiti per cui la stessa è stata costituita. Risulterebbe
assai oneroso, inoltre, rintracciare le informazioni statistiche sull'assistenza
tecnica e sui costi complessivi della manutenzione delle apparecchiature
elettromedicali, oltre che gestire i contratti di assistenza con i
fornitori e pianificare l'assistenza.
La soluzione al sovraccarico della struttura centrale è quella
di fornire in dotazione alla struttura stessa un sistema informativo
di supporto che, oltre ad integrare le attività caratteristiche,
gestisca anche le richieste di manutenzione e fornisca le informazioni
necessarie per prendere rapidamente le decisioni.
4. Processo informatizzato.
Il processo che si avvale dell'ausilio di un sistema informatico per
la gestione e pianificazione dell'assistenza tecnica, che chiameremo
processo informatizzato (figura 3), permette il rapido accesso alle
informazioni relative a tutti gli aspetti operativi e statistici.
Il sistema informatico consente un rapido accesso alle informazioni
relative ad accordi contrattuali presi col fornitore della manutenzione,
ad interventi precedenti sull'apparecchiatura, agli aspetti qualitativi
e quantitativi di tutte le manutenzioni in corso e ad una banca dati
statistica relativa allo storico dell'assistenza tecnica complessiva.
Il personale responsabile dell'Ingegneria Clinica, in tal modo, potrebbe
gestire in modo rapido ed efficace l'assistenza oltre che analizzare
in modo altrettanto rapido ed efficiente i dati storici. Gli aspetti
critici insiti nel processo riformulato, descritto nella sezione precedente,
legati alla difficoltà di gestire una grossa mole di informazioni,
vengono risolti nel processo informatizzato.
4.1.
Le fasi della gestione e manutenzione dell'assistenza tecnica.
Le caratteristiche del sistema informativo di supporto alle attività
della struttura di ingegneria clinica sono di seguito descritte identificando
alcune delle fasi caratteristiche del processo di gestione della manutenzione
e dell'assistenza tecnica in generale.
Durante la fase
di registrazione della richiesta di assistenza il sistema deve consentire
l'esecuzione rapida di una serie di operazioni:
1. riconoscere
l'interlocutore, inteso come reparto ed operatore, che sta lamentando
il guasto;
2. identificare il prodotto oggetto del guasto all'interno del parco
prodotti del reparto;
3. catturare il problema lamentato dall'utente ed identificarlo in
modo preciso;
4. definire il grado di urgenza del problema lamentato;
5. memorizzare data e ora della richiesta di assistenza;
6. ottenere un codice univoco, codice chiamata, per riconoscere nel
tempo quella specifica richiesta.
Inoltre il sistema
deve poter essere in grado di fornire una serie di informazioni addizionali
relative alla richiesta. Tali informazioni riguardano il fornitore
preferenziale, gli eventuali accordi contrattuali definiti, con riferimento
allo specifico numero contratto e durata dello stesso e la tipologia
di manutenzione prevista. I dati dovrebbero essere immediatamente
collegati alla richiesta per consentire alla struttura di ingegneria
clinica di poter gestire in modo efficace l'intervento di manutenzione.
Durante la fase
di gestione della richiesta il sistema deve poter garantire di:
1. avere in evidenza
tutti i dati ottenuti durante la fase di registrazione della chiamata;
2. analizzare le informazioni relative agli eventuali impegni contrattuali
col fornitore;
3. visualizzare tutti gli interventi precedenti della specifica apparecchiatura;
4. emettere rapidamente una richiesta di preventivo al fornitore ed
evidenziare sulla chiamata il momento in cui viene fatta questa richiesta
ed a quale fornitore;
5. indicare sulla chiamata il suo stato di avanzamento;
6. emettere rapidamente un fax al fornitore per autorizzarne l'intervento;
7. emettere rapidamente un fax di sollecito qualora si stiano manifestando
dei ritardi da parte del fornitore;
8. registrare i dati di chiusura della manutenzione quando il fornitore
ne da evidenza, potendo indicare i dati di quando l'intervento è
stato risolto, cosa è stato fatto sulla apparecchiatura e cosa
è stato sostituito.
Oltre a queste
funzionalità il sistema deve poter fornire strumenti di analisi
dell'intero parco richieste aperte o in corso. In altre parole deve
permettere all'utente di poter filtrare le richieste in modo da avere
in evidenza, per esempio, le richieste dirottate al fornitore, le
richieste in attesa di preventivo, tutte le richieste di uno specifico
reparto, le richieste a carico dell'Ingegneria Clinica o del laboratorio
di riparazione interno e le richieste di manutenzione su prodotti
spediti al fornitore.
Durante la fase
di analisi dei dati raccolti il sistema informativo deve essere in
grado di fornire dati statistici relativi alle manutenzioni svolte
ed in fase di svolgimento da parte del fornitore ed è essenziale
che l'analisi sia effettuabile in qualsiasi momento e con manovre
rapide:
1. numero delle
richieste gestite in un periodo di tempo, per un reparto, prodotto
o fornitore;
2. tempi di risposta e ripristino forniti da uno specifico fornitore,
quindi efficacia ed efficienza dello stesso;
3. tempo di fermo macchina di una apparecchiatura;
4. costo della manutenzione su interventi non contratto;
5. costo della manutenzione su interventi a contratto;
6. costo della manutenzione su una particolare apparecchiatura;
7. costo della intera manutenzione a contratto, parco contratti di
manutenzione;
8. numero della chiamate aperte e costi previsti per le stesse, potendole
suddividere per reparto, fornitore e prodotto.
4.2.
La gestione della pianificazione
Durante la fase di pianificazione del servizio attraverso le informazioni
ottenute nella fase di analisi dei dati l'ingegneria clinica si potrà
avvalere delle funzioni di gestione dei contratti di manutenzione
in modo tale da definire quali fornitori, quali tipologie di contratto
e quali modalità di assistenza siano più consone alle
esigenze della struttura ed ai budget a disposizione. La disponibilità
di dati statistici oggettivi consente di verificare quanto pianificato
rispetto ai risultati ottenuti in termini di disponibilità
all'uso delle attrezzature e di costi sostenuti
Una volta definito un piano di servizio per l'assistenza tecnica,
attraverso l'organizzazione e la pianificazione della stessa, le informazioni
tornano ad essere a disposizione dell'operatore nella fase di registrazione
delle chiamate e nella loro gestione. Il sistema è in grado
di suggerire all'operatore le indicazioni definite nel piano di servizio
lasciandogli il compito di confermarle o sostituirle sulla base delle
proprie competenza. Il sistema informativo si trasforma così
da semplice archivio elettronico in un vero sistema di supporto alle
decisioni.
Uno dei valori aggiunti di questo sistema si evidenzia nel momento
in cui l'Ingegneria Clinica deve operare la revisione del piano del
servizio per l'assistenza tecnica. In base all'evidenza della gestione
dell'assistenza tecnica alle apparecchiature definita nel piano di
servizio precedente, le cui informazioni sono archiviate nel sistema
informativo, l'Ingegneria Clinica avrà disponibile l'andamento
della qualità della manutenzione nel periodo di tempo e potrà
così verificare l'efficienza e l'efficacia del suo piano e
definire con maggior precisione quello prossimo.
4.3.
Processo terzializzzato
Attraverso un sistema informativo così definito è possibile
arrivare anche a demandare, terziarizzare, la fase di ricezione e,
se opportuno di inoltro della chiamata. Un operatore esterno, pur
non conoscendo la realtà della struttura sanitaria, la tipologia
dei prodotti o altre informazioni tipiche del processo potrebbe sostituirsi
alla struttura di ingegneria clinica e gestire la registrazione delle
richieste di manutenzione provenienti dai reparti. L'operatore non
deve fare altro che riconoscere l'interlocutore, individuare il prodotto
oggetto del guasto ed inserire il problema lamentato; è poi
compito del sistema garantire il corretto iter del processo che chiama
in causa la struttura di ingegneria clinica solo la dove è
necessario o quando la struttura stessa lo ha definito durante la
fase di pianificazione del servizio.
Questo tipo di soluzione porta all'ulteriore vantaggio di poter contare
su una struttura che fornisce una copertura oraria più ampia
rispetto gli orari di ufficio usuali. Qualora la struttura esterna
non fosse presente presso i locali della struttura sanitaria la supervisione
della ingegneria clinica sarebbe comunque garantita attraverso i moderni
mezzi di telecomunicazione informatici oggi disponibili.
5.
Risultati
La applicazione di un simile processo in strutture preesistenti ha
la proprietà di aggiornare e riordinare l' organizzazione del
lavoro dei soggetti coinvolti, poiché li costringe ad una analisi
capillare ed autocritica dei comportamenti e delle procedure, molto
spesso sottintese, aiutandoli a farle emergere, dichiarandole, pur
mantenendone la originalità ed integrità. E' quindi
insito e quasi automatico il percorso di crescita qualitativa che
si è poi obbligati a contrattare con gli altri componenti del
processo, siano essi "clienti", nella figura dei reparti
utilizzatori delle strumentazioni, o fornitori. Consente un approccio
più flessibile alla organizzazione, essendo componibile per
moduli e flussi discreti di attività ben identificabili.
Risulta di particolare rilievo l' utilità per gli operatori
sanitari (medici, tecnici, infermieri) che avvertono una situazione
di recupero del tempo prima speso a cercare referenti tecnici, cui
comunicare, spiegare, trasmettere, sollecitare, ricordare le proprie
necessità e urgenze e sollecitare autorizzazioni.
Lo stesso vale per i tecnici addetti alla manutenzione che ritrovano
spazi e tempi per intervenire coerentemente con la loro professionalità,
senza l' assillo di dover sostenere ripetutamente le comunicazioni
con l' utente e/o il fornitore di parti e assistenza, verificandone
ogni volta la la provenienza, la consistenza, le urgenze, la ripetitività,
la necessità di produrre documentazione cartacea e di defatiganti
ricerche telefoniche.
A tal proposito
può essere di stimolo alla discussione un esempio di sperimentazione
realizzato per 12 mesi (anno 1996), messo a confronto con la stessa
struttura priva di tale strumento ma drasticamente riorganizzata con
un massiccio aumento di personale (anno 1997).
Definizione della
struttura:
Ospedale di tipo ad alta specializzazione, senza Pronto Soccorso
Letti
440 (1996)
334 (1997)
Strumenti ufficialmente
inventariati 1.835
Strumenti effettivamente soggetti a manutenzione (stima) 700
Nel periodo di sperimentazione (1996):
Punti DRG prodotti
17.109
Contratti di
manutenzione (£ X 1000) 1.280.000
Manutenzione corrente (£ X 1000) 1.700.000
Capitalizzazione ricambi (£ X 1000) 0
Interventi effettuati
594
Personale addetto
dipendente
1 Ingegnere Clinico specializzato
1 Perito elettrotecnico senior non dipendente
1 centro terziarizzato, part-time (costi già inclusi nei contratti
di manutenzione)
Nel periodo
successivo, privato del sistema, (1997):
Punti DRG prodotti
16.601
Contratti di
manutenzione (£ X 1000) 865.757
Manutenzione corrente (£ X 1000) 1.912.488
Capitalizzazione ricambi (stima) (£ X 1000) 700.000
Interventi effettuati
(stima) 850
Personale addetto dipendente
1 Ingegnere Dirigente (50%)
1 Ingegnere Clinico specializzato
1 Perito elettrotecnico senior
1 Amministrativo
1 Segretaria (50%) non dipendente (costi inclusi in contratti manutenzioni)
1 Ingegnere manutentore
1 Perito senior (50%)
2 Periti neo-assunti consulenti
1 Ingegnere (50%)
6
Conclusioni
L'obiettivo di riorganizzare i processi delle strutture sanitarie
secondo una logica tipicamente aziendale determina in molti casi,
come in quello della gestione centralizzata della manutenzione delle
apparecchiature, la necessità di gestire una mole di informazioni
considerevole. Lo sforzo operativo a carico della struttura che accentra
tale gestione può essere minimizzato attraverso l'impiego di
sistemi informativi opportunamente progettati. Tali sistemi assistono
l'operatore alla gestione di tutti gli aspetti relativi alla gestione
operativa dell'assistenza tecnica e risolvono le problematiche legate
alla mole ingente di informazioni da considerare ed elaborare. Nell'ottica
della qualità fornito come modello organizzativo che si fonda
sulla filosofia dell'efficienza, efficacia e rapidità del servizio
erogato dalla struttura sanitaria, l'impiego di sistemi informativi
che snelliscano l'elaborazione e la gestione delle informazioni da
parte degli operatori e che permettano di tenere sotto controllo tutti
gli aspetti relativi al buon funzionamento ed alla disponibilità
delle apparecchiature, nonché agli aspetti economici di spesa
e programmazione, non può che essere auspicato. L'attenzione
tuttavia si dovrà concentrare sulla definizione di ruoli e
processi per la alimentazione di tali sistemi, che altrimenti, rischiano
di rimanere contenitori di informazioni e non strumenti di lavoro.