ANT COMPITO
 
Descriverò in questa sezione i passi che ho seguito per progettare l'agente adattivo artificiale:
 
 
OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO DELL'AGENTE BIOLOGICO  
DEFINIZIONE DEI VINCOLI PER LA PROGETTAZIONE DELL'AGENTE ARTIFICIALE.  
 
Il comportamento specifico che si intende simulare è quello dell'homing. Questo è un tipo di comportamento caratterizzato dalla capacità di ritornare al punto di partenza da qualsiasi punto dello spazio. Pur essendo nella sostanza comune a molte specie animali, le diverse manifestazioni dell'homing sottintendono diversi livelli di complessità: l'utilizzo o meno della mappa cognitiva (WEHNER e MENZEL, 1990), di punti di riferimento specifici, landmarks, o tipi particolari di riferimenti olfattivi. Il comportamento di homing che ho scelto ad esempio è quello che si verifica presso le formiche del deserto, Cataglyphis fortis (WHENER e SRINIVASAN, 1981).

La progettazione di un agente adattivo artificiale, capace di allontanarsi da un punto specifico e di ritornarvi, da qualsiasi punto dello spazio si trovi verrà utilizzata per verificare le ipotesi contenute nel modello. L'idea di progettare un agente adattivo il cui comportamento simula quello dell'agente biologico che si considera come esempio è utile per almeno due ragioni:

da una parte ci permette di imparare molto circa i differenti tipi di agenti, inclusi gli organismi viventi (COLOMBETTI, 1994);

dall'altra costringe ad assumere il punto di vista dell'agente e a dotarlo di un modello di comportamento più ecologico, che utilizzi le informazioni ambientali attraverso un sistema percettivo e sviluppi azioni attraverso un sistema motorio.

   
© 2011 Emernet