ANT
Seguendo la METODOLOGIA per la realizzazione di un agente autonomo artificiale, ANT è stato progettato e realizzato come segue:
 

COMPORTAMENTO (COMPITO DELL'AGENTE)

 

Lo scopo è quello di progettare e simulare un agente autonomo che esibisca un comportamento di homing, cioè in grado di ritornare direttamente al punto di partenza da qualsiasi posizione attuale. Si è scelto come esempio il comportamento di homing delle formiche del deserto Cataglyphis fortis. La ricerca in campo etologico indica che l'informazione fondamentale che le formiche usano per ritornare al nido per la via diretta è l'azimut del sole.

 

PROCESSO

     

Il livello del comportamento definisce i vincoli per la formulazione di un modello computazionale. Le considerazioni in base alle quali sarà formulato tale modello sono da una parte il fatto che non vi è nessuna necessità di ipotizzare un sistema di riferimento assoluto geocentrico, in quanto nessun tipo di mappa cognitiva è implicata per questo tipo di comportamento. Pertanto il sistema deve essere in grado di utilizzare direttamente l'informazione disponibile nell'ambiente, cioè la direzione dell'azimut del sole rispetto al sistema di riferimento egocentrico. Inoltre il modello computazionale dovrà essere compatibile con l'assunto della memoria locale, ovvero il fatto che il sistema abbia memoria solo dell'informazione dello stato relativo all'istante attuale t e a quello relativo all'istante precedente t-1.

Partendo da tali considerazioni si è formulata una teoria computazionale del comportamento di homing. Il concetto di base è la somma vettoriale; si definisce MODELLO VETTORIALE l'insieme delle capacità identificate nella teoria.

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

IMPLEMENTAZIONE E SIMULAZIONE

     

Si è realizzato un programma di simulazione di un Agente Autonomo Artificiale il cui SISTEMA DI CONTROLLO implementa il modello vettoriale. L'agente interagisce con l'ambiente attraverso un sistema visivo e un sistema motorio. L'ambiente simulato è costituito da un piano bidimensionale nel quale si muove l'agente e da una fonte di luce.

   
   
   
   
   
   

FITNESS

     

La simulazione dell'interazione agente - ambiente dimostra che il comportamento dell'agente artificiale conserva tutte le caratteristiche osservate in quello dell'agente biologico. In fatti se si riproducono le condizioni degli esperimenti etologici sulla formica del deserto, l'agente artificiale mostra un comportamento equivalente.

   
   
   
   
   
     
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